Svelati i personaggi bisessuali delle vie di Milano
Di Giulio Cesare a scuola apprendiamo del suo passionale amore con Cleopatra. Raramente, invece, viene citata la relazione che ebbe in gioventù con Nicomede IV di Bitinia.
Di Michelangelo a scuola analizziamo le sue opere, omettendo invece il notevole numero di sonetti a sfondo achilleo che compose nella sua vita.
Di Leonardo da Vinci a scuola esaltiamo il genio poliedrico. Eppure, raramente citiamo a lezione la denuncia per sodomia che dovette affrontare in vita a causa delle sue frequentazioni con uomini.
Troppo frequentemente le persone bisessuali sono ricordate come eterosessuali o omosessuali. Questo processo di cancellazione della bisessualità non si limita esclusivamente ai personaggi storici ma colpisce anche oggi le persone bisessuali.
Ventidue anni fa degli attivisti del movimento bisessuale statunitense hanno deciso di dedicare la giornata di oggi a contrastare l’invisibilità imposta alla bisessualità. Seguendo le orme dellə nostrə compagnə che sono venutə prima di noi, abbiamo messo in atto questa notte una perfomance artistica volta a restituire l’identità bisessuale ai tanti personaggi storici che popolano la toponomastica milanese.
Vogliamo sottolineare la difficoltà che abbiamo riscontrato nell'individuare delle donne bisessuali a cui fossero dedicate delle vie. Infatti, come sa bene chi si occupa di toponomastica femminile, i luoghi urbani sono raramente dedicati a donne realmente esistite.
Abbiamo inoltre onorato la memoria dell’attivista milanese Mario Mieli. Mentre la politica perde tempo a celebrare fascisti e stupratori di bambine, noi abbiamo voluto ridare favolosa visibilità ad una figura chiave del movimento queer italiano la cui bisessualità è evidente nei suoi testi ma viene raramente ricordata sia nel movimento che nelle università.
Ci siamo statə. Ci siamo. E continueremo ad esserci in orgogliosa r/esistenza al sistema monosessista che ha sempre tentato e continua a tentare di cancellarci.
Troppo frequentemente le persone bisessuali sono ricordate come eterosessuali o omosessuali. Questo processo di cancellazione della bisessualità non si limita esclusivamente ai personaggi storici ma colpisce anche oggi le persone bisessuali.
Ventidue anni fa degli attivisti del movimento bisessuale statunitense hanno deciso di dedicare la giornata di oggi a contrastare l’invisibilità imposta alla bisessualità. Seguendo le orme dellə nostrə compagnə che sono venutə prima di noi, abbiamo messo in atto questa notte una perfomance artistica volta a restituire l’identità bisessuale ai tanti personaggi storici che popolano la toponomastica milanese.
Vogliamo sottolineare la difficoltà che abbiamo riscontrato nell'individuare delle donne bisessuali a cui fossero dedicate delle vie. Infatti, come sa bene chi si occupa di toponomastica femminile, i luoghi urbani sono raramente dedicati a donne realmente esistite.
Abbiamo inoltre onorato la memoria dell’attivista milanese Mario Mieli. Mentre la politica perde tempo a celebrare fascisti e stupratori di bambine, noi abbiamo voluto ridare favolosa visibilità ad una figura chiave del movimento queer italiano la cui bisessualità è evidente nei suoi testi ma viene raramente ricordata sia nel movimento che nelle università.
Ci siamo statə. Ci siamo. E continueremo ad esserci in orgogliosa r/esistenza al sistema monosessista che ha sempre tentato e continua a tentare di cancellarci.
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